Riscontro ad ogni Consiglio il disagio di alcuni consiglieri

Forse perché devono per contratto difendere posizioni insostenibili


Riscontro ad ogni Consiglio il disagio di alcuni consiglieri che evidentemente non stanno a loro agio in aula. Forse perché devono per contratto difendere posizioni insostenibili o perché vorrebbero fare solo un po’ di sport ma qualcuno, sbagliando e precipitando i tempi, li ha adibiti a compiti più grandi di loro.

Tuttavia sono rimasto colpito nel leggere i quotidiani perché ho scoperto che addirittura la Madonna viene assimilata ai miti e questo purtroppo è fortemente indicativo della cultura e della religiosità di taluni. E’ proprio vero che serve una nuova evangelizzazione specie per i soggetti meno avvertiti delle giovani generazioni che confondono la Madre celeste con la reggina, chissà se per mero errore grammaticale.

Leggo poi che Qualcuno ricorda che noi del governo Falcomatà abbiamo ideato e deliberato le società miste. Non c’è alcun dubbio e ciò è motivo di vanto per avere delineato un vero modello amministrativo che faceva parlare bene di Reggio in Italia senza comprare o aggredire la stampa e i media.

E’ altrettanto evidente che il nostro lavoro ed il nostro progetto è stato poi smorfiato e trasfigurato, spero solo per ignoranza ed incapacità,  in un modo irricevibile da un’amministrazione che non ha saputo seguire il solco ed evidentemente era affine ai processi degenerativi che sono evidenti in città.

D’altra parte una cosa è modernizzare i servizi, stabilizzare lsu-lpu, selezionare competenze e know-how e altra cosa è consentire ad ognuno di fare ciò che vuole, affamare i lavoratori e mettere in crisi il sistema economico della città.

Comunque, siccome ho una certa dimestichezza con queste questioni e conosco tali vicende, sarò pronto tra i miei vari impegni politici, lavorativi e sportivi a spiegare a chi lo chiedesse cosa è stata la primavera di Reggio. In tutti i settori.

Qualcosa mi pare di averlo già fatto e credo che le autorevoli conferme dovrebbero insegnare a chi non distingue la primavera dal buio dell’inverno a non delirare. L’inverno amministrativo è arrivato prima di quello climatico.
Chi ha fatto la cicala si prepari a superarlo.

Demetrio Naccari Carlizzi

 

 

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