Reggio. La decisione presa dopo la denuncia del Pd e due iniziative parlamentari

Caso Fallara, 007 in Comune

Conti e autoliquidazioni all'esame degli ispettori del ministero del Tesoro

Michele Inserra - il Quotidiano 22/03/2011

Ispettori del ministero del Tesoro in arrivo al Comune di Reggio Calabria. Vogliono vederci chiaro sul caso delle liquidazioni illegittime che ha visto coinvolta la dirigente Orsola Fallara, morta suicida a dicembre scorso, e sull'ipotesi di dissesto che pende sull'Ente. La decisione sarebbe stata presa anche sulla scorta della denuncia al ministero dell'Economia e delle Finanze da parte del Pd reggino, di una interpellanza parlamentare urgente alla Camera e di una interrogazione urgente al Senato.

A Roma dopo un lungo tirae molla hanno deciso di volerci vedere chiaro sui conti di palazzo San Giorgio.

REGGIO CALABRIA - Caso Fallara e dissesto finanziario, al comune arrivano gli 007 del Ministero. Questione di ore e a palazzo San Giorgio arriverà l'ufficialità. L'ennesima tegola si abbatte sull'amministrazione comunale reggina. La decisione sarebbe stata presa anche sulla scorta della denuncia al Ministero dell'economia e delle finanze da parte del Pd reggino, di una interpellanza parlamentare urgente alla Camera e di una interrogazione urgente al Senato.

A Roma dopo un lungo tiro e molla hanno deciso di volerci vedere chiaro sui conti di palazzo San Giorgio. E per questo motivo è stata disposta su iniziativa del Ministero della funzione pubblica una verifica ispettiva da parte del Ministero del tesoro nei confronti del Comune di Reggio Calabria. In particolare gli ispettori del ministero avranno un doppio mandato. Dovranno da una parte verificare lo stato delle casse comunali verificando l'ipotesi di dissesto finanziario da più parti denunciato che ha portato in piazza lavoratori, organizzazioni imprenditoriali, sindacati e terzo settore.

Dall'altra verificare le liquidazion iillegittime (su cui sta già indagando la Procura della Repubblica) a favore di dirigenti comunali (Orsola Fallara, Franco Zoccali, Saverio Putortì e Antonio Barrile) e professionisti esterni
(Bruno Labate e Giovanni Artuso). Gli esponenti del Partito democratico Demetrio Naccari Carlizzi e Sebastiano Romeo dopo le dichiarazioni rese in una conferenza stampa delle scorse settimane avevano presentato un esposto alla Procura e al Ministero del tesoro chiedendo a quest'ultimo di inviare gli ispettori.

Una vicenda che ha portato già l'iscrizione nel registro degli indagati, in concorso con la stessa Fallara, dell'attuale governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti (all'epoca dei fatti sindaco della città dello Stretto) per
abuso d'ufficio e dell'architetto Bruno Labate per peculato. Gli avvisi di garanzia furono notificati in due distinte circostanze, nell'ambito di un'inchiesta sugli incarichi affidati alla dirigente comunale del settore Bilancio Orsola Fallara, che a dicembre scorso si suicidò ingerendo acido muriatico.

Al centro dell'inchiesta ci sono le somme che Fallara sì sarebbe auto liquidata come rappresentante del Comune nella Commissione Tributaria Provinciale. Dalla documentazione acquisita dalla Procura reggina quegli incarichi non le potevano essere affidati. O meglio la dirigente non poteva essere retribuita per svolgerli da professionista esterno, essendo alla guida di uno degli uffici di Palazzo San Giorgio. Incarichi, tra l'altro, ben rétribuiti .

Agli atti figurano alcuni mandati di pagamento, che la dirigente del comune intascò negli anni 2009 e 2010. Compensi non dovuti che ammonterebbero a diverse centinaia di migliaia di euro. Nel fascicolo compaiono anche alcune consulenze a professionisti esterni e interni all'amministrazione comunale su cui la magistratura ha espresso più di qualche perplessità. Tra questi l'architetto Labate che percepì consulenze per svariate centinaia di migliaia di euro per progettazioni di opere mai realizzate. Una parte dei soldi il professionista li ha restituiti. Oggi sulla vicenda interviene con decisione anche il Ministero che ha deciso di far quadrare i conti.

 

Caso FaIlara 007 in Comune

Pubblicato il 22/03/2011

 

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