Non basta Oliverio per vincere

Serve un candidato di forte cambiamento

«Renzi cambierà il destino del Pd calabrese»

«Meraviglia Oliverio che si propone a guidare la Regione»

pubblicato su Il Quotidiano il 12/11/2013

REGGIO CALABRIA - Ieri si sono chiusi i tesseramenti del Pd e mai come questa volta hanno lasciato sul campo "morti e feriti"...

Demetrio Naccan Carllzzi, esprime preoccupazione per lo stato in cui si trova il partito calabrese a poco più di un anno dalle elezioni regionali.

Onorevole, i congressi di circolo dovevano servire per rilanciare il partito, invece...

«Il Pd non ha le idee chiare a livello nazionale. Non si può fare un congresso per gli organi locali col tesseramento aperto sino alla chiusura del voto. Si confondono i congressi dei tesserati con le primarie. È chiaro che diventa tutto un pasticcio se si propone un modello di partecipazione quantomeno confuso.»

Tre anni e mezzo di commissariamento non sono serviti, di chi le responsabilità?

«l partiti nazionali hanno una idea della Calabria e in generale dei territori molto all'ingrosso se non naive. I commissari quindi fanno ciò che gli pare. D'altra parte tutto il Pd in questi anni non ha avuto una direzione di marcia e se si aspetta Renzi come il messia un motivo ci sarà».

Il tesseramento si chiude oggi e fotografa un partito delle tessere, peggio delle prima repubblica.

«Non so perché si sia deciso di chiamare le persone tre volte in un mese per i congressi locali, la convenzione e le primarie. Lo stesso lessico è un fraintendimento. Infatti il congresso lo dovrebbero fare gli iscritti militanti, la convention è uno strumento anglosassone per fissare la piattaforma programmatica e le primarie dovrebbero scegliere i candidati di vertice per le elezioni. Se invece prevale la logica del minestrone il tesseramento diventa uno strumento formidabile per creare il caos.»

In queste condizioni quando si farà il congresso regionale?

«Penso che dovremo farlo presto, spero ai primi di gennaio. L'esperienza regionale infatti è ormai consumata e andrebbe scelto sia un segretario che il candidato a presidente.»

Queste condizioni sembrano improponibili.

«Certo perché lo schema dei congressi e' tutto orientato sulla conta e non sulla scelta tra piu' proposte. Dove si fanno le primarie davvero durano un anno e i cittadini scelgono un programma attraverso un leader che lo incarna. Qui siamo alle primarie fatte.»

Intanto un candidato c'è, Mario Oliverio si è reso disponibile.

«Mi ha stupito che si sia candidato da solo ma nella stasi generale ha il merito di avere aperto il dibattito cui seguirà un confronto spero sereno e fruttuoso. Sinora si aveva la sensazione di uno Scopelliti che giocava da solo e di un PD neppure iscntto al campionato. Vedremo quale è la sua proposta per la Calabria.»

Negli ambienti politici si dice che anche lei è in corsa per la candidatura.

«Nella politica calabrese prevale disagio e sfiducia. Non credo che la Calabria possa rialzarsi con un governo in continuità con Scopelliti anche cambiando nome come probabilmente succederà . Sono però contrario ad un centrosinistra diviso. Il candidato dovrà rappresentante un sostanziale cambiamento e un'alternativa vera alla subcultura che ci governa. Mi piacerebbe contribuire a una idea flnalmente di governo della Calabria che dimostri che la politica non è un'arte o un'astuzia comunicativa ma una scienza fatta di soluzioni e proposte.»

Ma si vota prima per il Comune di Reggio, vista l'unità del Pd reggino forse un nome lo avete già.

«Noi abbiamo varie figure che credibilmente possono correre per sindaco. Il problema è prima del nome allargare il fronte civico di chi crede che Reggio meriti di nuovo una amministrazione che lavori per il bene comune. Faremo credo le primarie e saremo umtl a sostenere chi vincerà. Avremo successo se le nostre primarie saranno vere e coinvolgenti per i reggini che vogliono riprendersi il futuro. lo spero in un modello di consultazione partecipati va e che valorizzi la cittadinanza attiva.»

I risultati sembrano indicare una prevalenza della linea Cuperlo il che potrebbe incidere sulle scelte future,anche se non si capisce in alcune provincie chi abbia vinto.

«ln alcune provincie non c'è stata una contrapposizione tra linea Cuperlo e linea Renzi. Prendiamo adesempioCatanzaro dove abbiamo più candidati renziani. Aggiungo che chi sostiene Renzi è strutturalmente poco incline ad essere presente con le tessere. Siamo tuttavia alla vigilia di un profondo cambiamento che sarà segnato dal congresso nazionale, quello che ci serve di certo è vincere le elezioni e non i congressi in terni.»

Lei e l'onorevole Battaglia sostenete Renzi ed è stato eletto Seby Romeo che sostiene Cuperlo. La vostra, quindi, è una sconfitta.

«Anche a Reggio non c'e' stato uno schieramento Cuperlo contro Renzi. Guardi non sono mai stato un organizzatore di tessere, ne ho sempre sollecitate poche. Seby è stato bravo a far crescere la sua candidatura. Siamo però tutti impegnati a fare vincere il Pd.»

a.mo.

 

 

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