Vendola vs Scopelliti

Modello-Puglia straccia Modello-Reggio

Tratto da [La riviera]

Decine e decine di microfoni pendono curiosi e affascinati dalle labbra di Nichi. Se potessero applaudirebbero e improvviserebbero anche una ola. Un oratore formidabile Vendola che, nonostante la zeppola, riesce come pochi altri ad incantare il pubblico. Soprattutto quando c’è da rappresentare la sua regione, lo fa davvero con grande enfasi e fiero orgoglio.

Come un cocciuto guerriero, impavido ma contrario alla zuffa, si tuffa nel mare della sintassi e della dialettica colta e affronta con onore la stampa e i suoi corregionali nel tradizionale incontro con i giornalisti, organizzato in occasione della Bit di Milano. Quale migliore occasione per far conoscere gli importanti traguardi raggiunti dalla Puglia grazie all’ottimo lavoro di squadra da lui capitanata! Nel 2009 la Puglia è risultata ai primi posti della top ten del turismo rurale, coi territori dell’enogastronomia tra le principali mete scelte dagli agrituristi, un target giovane, amante della buona cucina, che ama esplorare il territorio, stare a contatto con la natura e scoprire le antiche tradizioni. Un presidente,Vendola, che ha rafforzato profondamente lo spirito aggregante della sua regione, riuscendo persino a catapultare l’intera Puglia in rete.

Un servizio internet gratis per 100 piazze pugliesi che permette ai cittadini di godere dei vantaggi di una rete a costo zero e ai turisti di informarsi sui luoghi della città che visitano, producendo conoscenza ed economia. Grazie a questo portale integrato è, infatti, possibile individuare facilmente attrazioni, luoghi da visitare, dove mangiare, dormire e alloggiare. Una Puglia, insomma, che ha fatto della nuova tecnologia il principale strumento per incrementare il turismo. Adesso veniamo a noi. Veniamo alla Calabria. E parliamo del nostro governatore. Anche lui ha onorato la Bit di Milano della sua presenza.

O forse assenza. Infatti quando fu il giorno della Calabria (Leonida Repaci si rivolterebbe nella tomba se sapesse in che mani è finita la sua terra, quella che Dio ha modellato con argilla verde dai riflessi viola, tanto che “la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e della Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi”) il nostro baldo giovane, anziché essere in sala stampa insieme ai dirigenti e agli assessori, se ne stava probabilmente davanti a un LCD da 100 pollici a tifare per la sua Reggina. Arriva infatti in ritardo e ad accoglierlo solo qualche timido microfono, abbandonato lì per caso.

Un gelato che alle parole del Presidente non si scioglie. A pochi importa sapere del furore della sua Calabria alla Bit di Milano. I suoi dati degni di un contabile pluribocciato a ragioneria danno adito di quello che potremmo definire un rimaneggiamento sornione. Interpolazioni varie che vorrebbero dimostrare un incremento del turismo in Calabria che sembra aver registrato solo il nostro governatore.

Ed è niente in confronto a quello che Peppe vede all’orizzonte per il 2011. Annuncia tantissimi nuovi voli da e per gli aeroporti reggini. Si, quei 2 o 3 per mandare avanti la baracca! E poco importa se bisognerebbe incrementare innanzitutto le attrattive: mancano villaggi, campeggi, spiagge, agriturismi. L’importante è che si siano aggiunte stelle agli alberghi, ottenute chissà come.

Tante stelle da appuntare nuove e lucenti come sul petto di uno sceriffo. È questa la Calabria messa in promozione da Scopelliti. Una Calabria che non esiste.

Ma una bugia ripetuta più volte diventa una mezza verità. Così diceva il ministro della propaganda del nazismo Goebbels.

Quindi che costa provarci? Peccato, però, che noi conosciamo bene la crisi del turismo che in modo particolare attanaglia la nostra regione, un turismo ridotto a feste e sagre di paese da migliaia di euro, a qualche sporadica manifestazione musicale concessa all’amico di turno per far esibire il proprio figlioletto che naturalmente canta in playback. Perciò, governatore, risparmi il fiato.

Persino i microfoni si sono stancati di ascoltarla. L’unico gelato che le resta, ma solo se viene a Reggio, è quello famoso di Cesare.

(07.03.2011)

Maria G. Cogliandro

 

 

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