Nota dell'esponente di minoranza

Naccari al sindaco: fai il rimpasto

Tonio Licordari - Gazzetta del Sud - Reggio Calabria, 09.07.2003

A Palazzo San Giorgio da qualche tempo circolano voci, mai smentite e mai confermate, di un possibile aggiustamento in Giunta. Ma, caso pressoché singolare, è proprio il candidato a sindaco del Centrosinistra, Demetrio Naccari Carlizzi, a invitare il primo cittadino a procedere al rimpasto.

L'esponente della Margherita, in una nota diffusa alla stampa, sostiene che «è giunto il momento che il sindaco valuti l'operato dei singoli assessori, confermando chi ha ben meritato (o ha meno demeritato) e operando le modifiche necessarie per una ripresa amministrativa». Naccari giunge a questa conclusione dopo un ragionamento che, dal suo punto di vista, vede l'Amministrazione di Centrodestra in difficoltà e la città fare passi indietro.

Scrive: «È passato solo un anno dall'insediamento della Giunta Scopelliti e Reggio sta pericolosamente tornando indietro. Il desiderio di non far cadere il mio appello in una polemica inutile, mi spinge a non elencare i problemi sotto gli occhi di tutti e i servizi assolutamente carenti in città. L'arretramento non riguarda però solo la normale attività amministrativa ma il ruolo e il destino della città».

L'esponente della Margherita riparte dalla scorsa campagna elettorale «quando era stato promesso ai cittadini che sarebbe stato un enorme vantaggio avere un sindaco di destra come la Regione, la Provincia, il governo nazionale.

Qualcuno ci ha creduto». Naccari però ricorda che «la vicenda dei Bronzi ha svelato il bluff di una classe politica inadatta a svolgere un proprio ruolo istituzionale. Oggi la destra tenta un'operazione trasformista quasi disperata: scarica Chiaravalloti, domani toccherà al governo nazionale, poi, forse al sindaco di Reggio».

Ma Naccari si chiede cosa fare per evitare il peggio nel futuro, sostiene che non si può stare a guardare. «L'opposizione – scrive – come la società civile non partitica, non può limitarsi a giudicare negativamente l'attuale situazione.

Sarebbe esercizio facile ma non poco efficace». Bisogna agire, uscire allo scoperto, anche se il ruolo dell'opposizione è diverso, è di stimolo («i poteri amministrativi della minoranza sono quelli che sono»), occorre comunque fare qualcosa «per cercare di bloccare la deriva attuale. La città del domani si costruisce nell'impegno del presente. Occorre andare alla base dei problemi.

O meglio della loro risoluzione». Secondo l'esponente della Margherita le responsabilità maggiori di «questo questi passi in dietro fatti dalla città», sono della Giunta. «Il problema principale – scrive – è la debolezza dell'organo di governo.

Il sindaco è opportuno che proceda ad una verifica. Alcuni assessori hanno deluso, altri hanno confermato i loro limiti, altri ancora non sono stati messi in condizioni di esprimersi al meglio». Naccari fa presente che la legge 1 del 1999 che riguarda la normativa degli enti locali «fa del sindaco il perno dell'intera Amministrazione e il responsabile dei successi e dei fallimenti.

L'elezione diretta pone il sindaco in posizione autonoma rispetto ai partiti. L'ampia discrezionalità nella scelta degli assessori è nello stesso tempo un punto di forza e di debolezza.

È necessario usarla con sagacia. A questo punto Naccari Carlizzi dà un consiglio a Scopelliti: «Non è mia intenzione fare le pagelle degli assessori, ma suggerisco a sindaco di avere il coraggio di procedere ad un rimpasto».

Ma quale metodo seguire? Naccari dice al sindaco: «Attenersi ai fatti e ai meriti senza lasciarsi trascinare da sentimenti amicali, da simpatia o da condizionamenti partitici. Non è solo la Giunta che non funziona.

Denuncia, infatti, Naccari: «In alcuni casi è da censurare l'attività di alcuni collaboratori esterni (dirigenti e consulenti) che hanno segnato tristemente il loro primo anno di attività» Naccari stimola Scopelliti e lo invita ad agire: «Il sindaco – conclude – ha ampia scelta, rientra nei suoi poteri cambiare assessori e consulenti, li eserciti modificando il dovuto. La città non può pagare un conto così salato».

Sin qui Demetrio Naccari Carlizzi. Ovviamente, nel rispetto della par condicio, il sindaco avrà l'opportunità di ribadire il suo punto di vista. La “provocazione”, in senso positivo s'intende, è stimolante. Capita rare volte che l'esponente dell'opposizione invita il sindaco a cambiare “squadra”, in una fase in cui si sta giocando la partita del futuro della città.  

 

RC 09 07 03

Pubblicato il 08/03/2005

 

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