Polemica sul depuratore

Frecciate di Naccari a Chiaravalloti e Papello

«Non dovevano fare i miracoli?»

Gazzetta del Sud - Reggio Calabria, 07.10.2002

Sulla querelle scoppiata in questi giorni a latere della contestata costruzione del depuratore consortile di Concessa di Catona, l'ex sindaco facente funzioni dell'amministrazione di centrosinistra, Demetrio Naccari Carlizzi, interviene nuovamente, dopo le dichiarazioni rese dal sindaco Giuseppe Scopelliti in conferenza stampa, per manifestare il suo punto di vista e svolgere alcune osservazioni.

«Al di là di ogni polemica», afferma l'esponente dell'Ulivo, «sono sinceramente stupito dal comportamento della Regione. È stato detto ai reggini che l'omologazione politica ai governi, regionale e nazionale, avrebbe portato maggiore dialogo, maggiori risorse e la soluzione di tanti problemi.

Era chiaramente un messaggio di propaganda elettorale ma, almeno, speravamo da cittadini che il dialogo e il rispetto per la nostra città sarebbero cresciuti, se non altro per non smentirsi almeno nella forma.

Constato invece che, dopo il primo vittorioso ricorso al Tar – che, è bene ricordare, ho firmato personalmente, da facente funzioni – al “camerata” Scopelliti, che subentra al non allineato Naccari, non resta che un altro ricorso contro chi pretende di interpretare gli atti a suo piacimento. Ma Chiaravalloti, come responsabile formale di vertice della struttura per l'emergenza rifiuti, e soprattutto Papello», si chiede l'ex sindaco f.f., non erano gli amici di Reggio, pronti “a miracol mostrare”?

E soprattutto Papello, oltre ad essere notoriamente vicino a Gasparri, non è il capo di gabinetto del celebre amico di Reggio viceministro di Alleanza Nazionale Ugo Martinat? Non c'è che dire, è proprio un bell'esempio di gioco di squadra da parte di chi doveva salvarci.

Una burocrazia regionale sorda e scorretta con Reggio anche perchè oggi ci sono coloro che, essendo “omologati”, non hanno l'autonomia per opporsi alle logiche della corrente del partito unico. Dopo aver appreso che i rapporti con la Regione non cambiano, anzi che le riunioni e le proposte discusse dai tecnici del comune a Catanzaro “non sono atti ufficiali” e che una comunicazione può essere strumentalizzata e presa a pretesto puerile per affermare prepotentemente e temerariamente scelte errate», conclude Naccari, «attenderemo fiduciosi gli altri regali degli “amici di Reggio”. Per noi parla la coerenza di anni di governo».

 

RC 07 10 2002

Pubblicato il 28/02/2005

 

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