l'Unione al governo dell'Italia

L'impegno per il buon governo di Prodi

Rutelli: Riunione positiva, Margherita compatta
“Una riunione molto positiva, più di sei ore di dibattito, con l’approvazione all’unanimità della mia relazione: abbiamo una Margherita compatta e veramente unita”. Francesco Rutelli esprime così la sua soddisfazione per l’esito della direzione dei DL.

Il partito, assicura il presidente, è coeso “sull’impegno del buon governo, sul sostegno a Prodi per l’intera legislatura, sul progetto del partito democratico, sulla costituzione immediata dei gruppi dell’Ulivo sia alla Camera che al Senato. Su questa linea abbiamo una convergenza che ci dà grande forza e una profonda e seria unità interna”.

Rutelli replica a quanti gli chiedono se andrà a ricoprire un incarico di vicepremier nel futuro governo di centrosinistra: “Vedremo la scelta migliore che permetta di tenere insieme la costruzione del Partito Democratico e il concorso per rendere più stabile e forte l’azione di governo”.

Sul nodo della presidenza di Camera e Senato, Rutelli si dice “fiducioso che Prodi risolverà tutto nelle prossime ore e nei prossimi giorni”. Il presidente della Margherita sottolinea: “Le due candidature di Marini al Senato e di D’Alema alla Camera sono assolutamente in grado di raccogliere non solo il consenso di tutto il centrosinistra ma anche di andare oltre”.

Secondo Rutelli “poiché dobbiamo trovare una soluzione accettata da tutti, visto che siamo una coalizione, è normale che ci sia questa situazione a una settimana dalle votazioni. Prodi certamente la risolverà per quanto riguarda l’impegno e la collaborazione anche con Bertinotti e Rifondazione.

Lo farà certamente nelle prossime ore e nei prossimi giorni, e questo credo ci porterà uniti e compatti all’appuntamento della convocazione delle due Camere”.

“Ci auguriamo che il centrodestra faccia un’opposizione responsabile e costruttiva - conclude Rutelli - Il centrosinistra ha vinto le elezioni, ora avvertiamo la grande responsabilità di riunire il Paese e di lavorare per affrontare e risolvere i problemi grandi che ha il Paese”.

Parisi: Sì alla relazione di Rutelli
“Ha vinto l’Ulivo, subito i gruppi unici in Parlamento”. Lo afferma il presidente dell’Assemblea federale della Margherita Arturo Parisi nel suo intervento alla direzione del partito.

“Voglio esprimere il mio consenso alla relazione di Rutelli - comincia Parisi - innanzitutto per la nitida ed esplicita riaffermazione della scelta di trasformare l’Ulivo in quel Partito Democratico che è da anni nei nostri sogni. Sono d’accordo poi per l’itinerario da lui delineato e innanzitutto sulla determinazione a dar vita da subito ai gruppi dell’Ulivo nelle due Camere. Sono d’accordo infine sui presupposti di questa proposta”.

“La mancata conferma nei fatti della tesi dello scongelamento del blocco berlusconiano - continua - e la conferma invece che la qualità della dinamica politica può travolgere la statica elettorale, cioè la dimostrazione della infondatezza della presunta regola per la quale in politica 2 più 2 fa sempre meno di 4. Tutti punti sui quali in passato ci eravamo divisi anche aspramente e sui quali ci troviamo invece ora uniti”.

“Su questa linea - spiega ancora Parisi - è necessario che le donne e gli uomini della Margherita partecipino da protagonisti alla costruzione del nuovo partito, contrastando le descrizioni di chi ci vorrebbe associare alla idea di un partito in discesa e di un partito in difesa. Dobbiamo avere più coraggio”.

“Se certo posso riconoscere - dice il presidente dell’Assemblea federale DL - che la presentazione dei due partiti distinti al Senato ha certificato l’esistenza di un equilibrio interno all’Ulivo, che ci mette al riparo da pretese egemoniche e quindi favorisce la nascita del Partito Democratico, non posso non chiedermi e chiedervi quale sarebbe stato il risultato elettorale se ci fossimo presentati come Ulivo anche al Senato in termini di voti e di seggi e di forza della proposta politica”.

“Dobbiamo prendere l’iniziativa - consiglia poi Parisi - chiedendo innanzitutto a noi quello che pensiamo di chiedere agli altri. Rafforzando la nostra iniziativa organizzata in modo che sia funzionale alla prospettiva dell’Ulivo. Se è vero che l’inadeguata sconfitta di Berlusconi, nonostante il disastroso malgoverno di cinque anni, è un tema sul quale dobbiamo riflettere a fondo, la vittoria dell’Unione, anche se inferiore nella misura alle nostre aspettative, deve essere riconosciuta da noi come una grande vittoria e una nostra vittoria. Abbiamo vinto con una partecipazione a livelli elevati, che alcuni avevano immaginato per noi dannosa. Lo schema bipolare si è confermato e rafforzato”.

“Il centrosinistra - aggiunge - consegue così, ancorché di misura, una vittoria piena, reale non apparente. Raccoglie per la prima volta nella storia della nostra democrazia la maggioranza dei consensi dei cittadini. E dentro il centrosinistra vince l’Ulivo in termini quantitativi e qualitativi. Tutti gli elementi della nostra concezione della democrazia, partecipata, bipolare, a guida riformatrice e vocazione bipartitica escono confermati”.

“Forti di questa vittoria - prosegue il dirigente DL - di una vittoria conseguita in uno schema nitidamente bipolare, non possiamo non farci carico delle domande, delle paure, delle speranze dell’altra metà del Paese. Questo non perché accettiamo la definizione dell’Italia come un Paese diviso, perché in un voto maggioritario, è fisiologico, non patologico, distinguersi e affidare la vittoria anche ad un solo voto, ma perché non possiamo dimenticare che tocca alla politica, alla nostra azione politica, al governo, alla azione del nostro governo, impedire che la divisione del voto si traduca in una divisione del Paese”.

“Il Paese ci chiede speranza - conclude Parisi - il governo deve farsi carico di questa domanda ricordandosi di essere certo un governo nostro perché affidato alla nostra responsabilità sulla base del mandato che gli elettori hanno affidato a noi, ma ricordandosi anche di essere un governo per tutti, il governo della Repubblica”.

Franceschini: ora è chiaro chi ha vinto le elezioni e chi ha perso
“Tutte le procedure di legge sono state rispettate, le verifiche sono state fatte: adesso è chiaro chi ha vinto e chi ha perso”. Così il coordinatore dell’esecutivo della Margherita Dario Franceschini commenta l’esito delle verifiche completate dalla Cassazione sul voto del 9 e del 10 aprile. “È doveroso - continua Franceschini - che chi ha vinto governi e chi ha perso faccia l’opposizione, se possibile in maniera costruttiva”.

“A Berlusconi e alla CdL - aggiunge Franceschini - chiediamo che diano almeno adesso prova di rispetto delle istituzioni e che contribuiscano a riportare il paese in un clima normale e civile”.

 

 

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