Verso un modello di Welfare promozionale

Il sottosegretario Cristina De Luca: «Per la riforma occorre un patto fra Nord e Sud»

Un welfare promozionale che sostituisca l'attuale modello assistenziale e si fondi su un grande patto fra il Nord e il Sud del
Paese.

Questa la proposta del sottosegretario alla Solidarietà sociale, Cristina De Luca che ieri ha preso parte al convegno: "Welfare e Mezzogiorno una riforma possibile", organizzato a Palazzo Foti.

L'amministrazione provinciale, rappresentata dall'Assessore Attilio Tucci, quella regionale, rappresentata dall'Assessore al Bilancio, Demetrio Naccari e dal segretario della Commissione Affari Sociali, Egidio Chiarella insieme alle associazioni che operano nel terzo settore, ieri rappresentate da Mario Nasone dell'Agape e da Alessandro Bedrone della Fondazione Zancan, hanno dato vita ad un ampio confronto sulla possibilità di procedere ad una riforma del welfare.

"La grande questione del Mezzogiorno va affrontata - ha detto il sottosegretario De Luca - smettendo di preoccuparsi solo della quantità di risorse da trasferire, ma prestando attenzione, finalmente, al come queste vengono invenstite. Per uno stato sociale efficiente va costruita una vera e propria rete tra il Governo, gli eletti locali le imprese del settore".

E' necessario, però, che anche a livello locale le amministrazioni si diano da fare. Per Demetrio Naccari è necessario avviare un processo di "distruzione creativa" per mandare in soffitta il vecchio modo di intendere lo stato sociale e riportare la famiglia al centro del sistema.

"Il numero delle famiglie che vivono in povertà in Calabria - ha detto Naccari - sta aumentando di annon in anno. Se si vuole invertire la tendenza, è necessario destrutturare le politiche della spesa pubblica, ancora organizzata per sostenere una società che non esiste più che adesso ha nuove esigenze".

Egidio Chiarella ha invece individuato la priorità su cui concentrarsi nell'approvazione del Piano sociale regionale che da troppo tempo aspetta di essere licenziato dal Consiglio regionale.

"Il piano - ha spiegato il segretario - fa della famiglia il principale obiettivo di riferimento, prevedendo anche specifiche figure di accompagnatori che la sostengono quando entra crisi. Sono poi previste misure in favore dei minori, a sostegno degli anziani, dei disabili e dei soggetti dipendenti da alcolo droga".

 

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