Stilo La prima giornata della convention di studio organizzata dal Partito democratico

Naccari: La bozza Calderoli delinea un sistema politico non solidale

Gazzetta del sud 28/08/2008


Claudio Stillitano

STILO I lavori della prima giornata della convention sul federalismo in Calabria, sul ruolo del Mezzogiorno e sui cambiamenti in politica e nel Partito democratico, sono satti aperti dal promotore, l'assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi. «Oggi - ha detto Naccari al nostro giornale - sì parla di federalismo con molta superficialità e con una vaghezza di contenuti che potrebbero riservare un alto "costo" a tutto il Meridione.

Timori che si materializzerebbero se la "bozza Calderoli" dovesse trasformarsi in legge: in tal caso non avremmo più un federalismo solidale, ma un sistema politico-istituzionale, che sancirebbe la condanna definitiva del Sud, che non sarebbe più in grado di erogare servizi di qualità.

È proprio per questi motivi - continua Naccari - che abbiamo chiesto a docenti universitari ed esperti di approfondire questi temi e di contribuire, assieme al governatore Loiero, ad alzare la voce del Sud e della Calabria. È ovvio che tutto questo non può prescindere da una valutazione sul cambiamento, che deve coinvolgere la politica, ma soprattutto il Partito democratico».

I due relatori della prima giornata della convention sono stati Rado Fonda, della Swg, esperto in sondaggi, e il prof. Antonino Spadaro, docente dell'Università di Reggio Calabria. Fonda ha affermato che la crisi economica che si avverte in Italia porta l'opinione pubblica verso la richiesta di due cambiamenti: la semplificazione amministrativa con conseguente decisionismo e la richiesta di trasferimento di maggiori poteri agli enti locali, che possono ancora contare sulla fiducia dei cittadini. Spadaro - che ha parlato del federalismo associativo («da molti a uno») e di quello dissociativo («da uno a molti») - ha spiegato che in Italia non è proponibile una riforma dissociativa, basandosi questa su ragioni prettamente culturali (vedi Canada, Belgio e Cecoslovacchia) e non su motivazioni economiche, «come avviene quando si parla di Padania».

Il federalismo all'italiana (o neo-regionalismo), a parere del prof. Spadaro, dovrebbe fare leva su tre caratteristiche: un sistema a tre (Stato, regioni, enti locali), una triplice sussidarietà (verticale, orizzontale e bidirezionale rovesciata, cioè dal basso verso l'alto) e una politica di solidarietà.

Il vicedirettore della Svimez, Luca Bianchi, il prof. Ettore Jorio, dell'Università della Calabria, e la dr. Natalia Divivo, della Conferenza Stato-Regioni, hanno poi discusso di "Federalismo e federalismi". Il prof. Aldo Pugliese, dell'Unical, la prof. Federica Roccisano, sempre dell'Unical, e l'on. Pino Soriero, consigliere della Svimez, hanno trattato il tema "Esiste ancora il Mezzogiorno?" La terza sessione è stata dedicata al "Pd e cambiamento: working for" con Naccari e il giornalista Adriano Mollo.

Il primo giorno della convention si è concluso con una seduta plenaria, con protagonista il prof. Silvio Gambino, dell'Università della Calabria, che ha parlato di "Federalismo e diritti di cittadinanza".

In chiusura dei lavori è seguito un concerto del quartetto "Calliope", il saluto del sindaco Giancarlo Miriello e lo spettacolo di satira politica di Gennaro Calabrese.

 

 

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