Rigassificatore. Naccari Carlizzi (Pd)

Sicurezza a rischio

pubblicato su [newz.it] giovedì, 4 aprile 2013

Reggio Calabria. “Nell’ipotesi in cui si decida di procedere alla realizzazione del rigassificatore di Gioia Tauro il punto non è rappresentato dalla quantificazione delle royalties, che tra l’altro saranno erogate una tantum. Semmai, i problemi discendono dalla questione-sicurezza in un’area già ferita dalla presenza di un termovalorizzatore che disgraziatamente si è voluto raddoppiare pur in presenza di fattori di rischio notevoli”. E’ quanto asserisce il consigliere regionale del Pd Demetrio Naccari Carlizzi a conclusione dei lavori della II Commissione. Per l’esponente del Pd “La contropartita, in senso stretto, è essenzialmente rappresentata dalla piastra del freddo e dalla sua localizzazione.

E’ noto a tutti, infatti, che la piastra del freddo deve stare a ridosso del rigassificatore, altrimenti si avrebbe un rendimento termico decrescente che ridurrebbe il vantaggio competitivo per le aziende del settore coinvolte e per l’intero indotto. Viceversa – puntualizza Naccari Carlizzi – un’opportuna localizzazione della piastra del freddo, rispetto al rigassificatore, comporterebbe un vantaggio enorme per le aziende del ciclo del freddo e potrebbe costituire una svolta decisiva per lo sviluppo economico e sociale della Piana di Gioia Tauro e per l’intera Calabria, soprattutto in termini di produzioni agricole”. “Anche per questo genere di osservazioni – spiega il consigliere regionale – abbiamo lamentato l’assenza dai lavori della II Commissione del Governo regionale ed abbiamo richiesto al presidente Imbalzano di invitare nel prosieguo i rappresentati dell’Asi, considerata l’estrema importanza che si annette a questa localizzazione.

Saranno le popolazioni, i territori, gli amministratori comunali ed i cittadini, secondo le diverse modalità di espressione della volontà che vorranno adottare, a decidere se e come il rigassificatore dovrà tecnicamente essere concepito. Nessuno può permettersi di bypassare le scelte dei territori. A mio avviso tuttavia – conclude Naccari Carlizzi – è urgente che su Gioia Tauro si arrivi rapidamente ad una razionale e approfondita pianificazione degli interventi da parte degli attori istituzionali, per evitare che scelte come il secondo canale, il gateway ferroviario, l’interporto e la piastra del freddo vengano assunte senza una logica di efficienza e di massimizzazione delle opportunità”.

 

 

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