Riduzione dell'Ici e bilanci virtuosi

Replica del gruppo comunale della Margherita di Reggio

La campagna elettorale per le elezioni provinciali sta per entrare nel vivo con l’occhio puntato sulla partita che si giocherà tra un anno per il rinnovo del consiglio comunale e già il sindaco e la sua giunta tentano con spericolate acrobazie dialettiche e contabili di mischiare le carte e accreditarsi come un esecutivo virtuoso, emblema di buon governo e saggia gestione amministrativa.

Ma i fatti hanno la testa dura, cocciuta, a dispetto di chi li vorrebbe manipolare a proprio uso e abuso.

Ed è un fatto incontrovertibile, come strombazza ai quattro venti il Sindaco Scopelliti, il giudizio della UIL e della Cga di Mestre che vede Reggio Calabria, con un’aliquota Ici tra le più basse d’Italia.

Allora, c’è da chiedersi, per restare ai fatti: quale riduzione e quando ha proposto la giunta Scopelliti? Mai e nessuna.

Se, dunque, la Uil e la CGA, sono prodighi di elogi, i meriti vanno ascritti a qualcun altro.

Infatti è stata la giunta Falcomatà in condizioni diverse rispetto ad oggi e con un debito enorme ereditato, pesante come un macigno, a ridurre l’aliquota Ici, posta dall’allora commissario prefettizio, D’Aloisio, al 6 per mille, all’attuale 4.5 per mille per la prima abitazione, disponendo inoltre una serie di agevolazioni per i nuclei familiari più numerosi e bisognosi.

Vivendo in una realtà territoriale poco florida dal punto di vista economico, l’attenzione di una pubblica amministrazione, e dell’opposizione nel nostro caso, deve necessariamente essere indirizzata al corretto utilizzo delle risorse, ecco perché non può passare sottobanco o totalmente essere ignorata la grande condizione di spreco che l’Amministrazione Scopelliti sta portando avanti dal suo insediamento.

Stando alle ultime dichiarazioni fuori luogo, Ici compresa, e inserite in un contesto di bilancio tutto da valutare, con particolare attenzione al patto di stabilità, nel quale si ripropone l’ennesimo condono per finanziare qualche altro spreco di pubblica utilità, Scopelliti con i soldi dei contribuenti è arrivato a spendere, finora, 2006 escluso, circa 15 milioni di euro (30 miliardi di vecchie lire), in contributi e spese varie, tra le quali ricordiamo per brevità, il concerto di Elton John (360 mila euro), il Grand Prix di Volley (400 mila euro), Villa Zerbi (400 mila euro), mostra Tazio Secchiaroli (275 mila euro), mostre varie Julius Evola (250 mila euro), Girofestival (316 mila euro), fondazione Metropolitan (240 mila euro).

Eventi ai quali si devono aggiungere tutti gli aggravi economici, dovuti all’intera struttura amministrativa tra comandi e nomine di personale esterno che non ha precedenti nella storia del Comune di Reggio. Il raffronto con le spese per feste e spettacoli, pesa oltremodo se si pensa a quanto fu speso per la ristrutturazione in totale del lungomare di Reggio, il cui appalto fu di 16 miliardi di lire (8 milioni di euro circa).

Per concludere invitiamo i colleghi della maggioranza, giunta comunale soprattutto, quando fanno riferimento al passato, ad improntare con maggiore serenità giudizi e riflessioni per evitare confronti o paragoni che per loro potrebbero essere spiacevoli.

Gruppo Consiliare, La Margherita di Reggio Calabria

 

 

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