Forti con deboli e deboli con i forti

Nessuna procedura contro i dirigenti che avrebbero percepito indebitamente ingenti compensi

Forti con deboli e deboli con i forti . La Giunta Regionale non procede sulla base della relazione degli ispettori del Mef e delle contestazioni, secondo le quali qualche dirigente avrebbe percepito indebitamente centinaia di migliaia di euro e invece con procedure disciplinari illegittime vorrebbe licenziare dipendenti monoreddito sia pur soggetti a indagini di polizia giudiziaria senza che sia stato istituito, come previsto dalla legge, l’Ufficio Procedimenti Disciplinari.

Non è stato sufficiente evidenziare con specifiche interrogazioni consiliari ancor oggi senza risposta, la necessità che la giunta regionale facesse chiarezza nel conferimento degli incarichi di funzione dirigenziale di livello generale e non.

Non è stato sufficiente rilevare come la mancata attivazione di procedure di verifica delle professionalità interne, di valutazioni comparative dei titoli posseduti tra gli aspiranti agli incarichi e non ultimo di verifica e certificazione dei requisiti di legge dei soggetti nominati, comportasse la totale illegittimità delle nomine effettuate.
Non sono state sufficienti la puntuale relazione degli ispettori ministeriali del Mef e la conseguente apertura, come pubblicato nei giorni scorsi dagli organi di stampa, di una nuova inchiesta giudiziaria sul Palazzo perché la Regione si attivasse per revocare in autotutela i dirigenti nominati e per procedere eventualmente al recupero delle somme che avrebbero percepito indebitamente.

Si apprende invece che si stia procedendo speditamente contro i dipendenti  soggetti a indagini di polizia giudiziaria, bypassando obblighi di legge.

Fermo restando che l’Amministrazione è tenuta a perseguire e sanzionare le condotte illegittime, poste in essere dagli stessi, è indispensabile che il procedimento disciplinare sia condotto, al di là del procedimento penale in corso, dal competente Ufficio, organo preposto per legge a istruire il procedimento ed applicare la sanzione pena l’illegittimità o nullità della sanzione stessa, con conseguente esposizione dell’amministrazione ad azioni di risarcimento danni e responsabilità per danno erariale da parte di chi ha adottato atti illegittimi.

Ma per questa maggioranza distinguere ciò che è legittimo da ciò che è illegittimo, è una chimera.

Demetrio Naccari Carlizzi
08/08/2014

 

 

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