Comune Manutenzioni, convenzione con l'Ance

208 gli argomenti per muovere dure accuse all'Amministrazione

Piero Gaeta - Gazzetta del Sud - Reggio Calabria, 18.07.2003


La Margherita non fa più sconti, Naccari: non possiamo più consentire ulteriori danni alla città

«Non vogliamo che la città subisca altri danni». L'esordio del leader della Margherita in Consiglio comunale Demetrio Naccari non lascia dubbi sul giudizio negativo che i “diellini” esprimono sull'Amministrazione-Scopelliti e sembra quasi di riascoltare la cantilena del “Ginettaccio” nazionale: è tutto sbagliato, tutto da rifare.

E il giudizio negativo di Demetrio Naccari, Demetrio Pellicanò, Francesco Gangemi e Angela Laganà si fonda su dati di fatto, deliberazioni, convenzioni e bocciature. Anzi, proprio da una bocciatura, quella dell'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, comincia la lucida disamina di Naccari: «Noi l'avevamo detto da tempo – avverte il leader della Margherita – e in maniera silenziosa.

Avevamo rivolto interrogazioni al sindaco e scritto agli assessori senza mai dare eccessiva pubblicità alle nostre iniziative proprio perché erano rivolte tutte nell'interesse supremo della città. Li abbiamo avvisati, ma non ci hanno voluto dare ascolto e allora eccoci qui a denunciare pubblicamente le disfunzioni che stanno danneggiando la nostra città.

Ricorderete tutti – ha proseguito Naccari – gli squilli di tromba che hanno accompagnato l'idea dell'assessore Germanò della rivoluzione nel settore manutenzioni. Noi, sommessamente, ci eravamo permessi di dire che non si poteva fare.

Adesso l'ha messo per iscritto anche l'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici che ha invitato l'Amministrazione comunale a valutare la possibilità di procedere a un riesame delle procedure poste in atto».

Tradotto significa che la città dovrà subire altri disagi. Naccari li definisce danni e poi lo spiega: «Fermo restando che le gare sono state fatte e che le ditte potranno chiedere i danni che saranno pagate con i soldi dei cittadini, mi pare scontato che il Comune dovrà fare nuovi affidamenti per curare l'ordinaria amministrazione dunque la città subirà altri mesi di cattiva manutenzione della rete idrica, fognaria e stradale. Qualcuno si assumerà la responsabilità di ciò?».

Intendete chiedere le dimissioni di Franco Germanò?

«Io penso – risponde Naccari – che quantomeno Germanò debba sentire il dovere di chiedere scusa ai cittadini per i disservizi cui li ha sottoposti». Capitolo secondo: accordo Comune-Ance per la realizzazione di sette gazebo sul Lungomare.

- Anche in questo caso Naccari va giù pesante:

«I costruttori reggini prima hanno avallato la convenzione poi sono dovuti diventare dubbiosi. Dai prezzi e da modi in cui il Comune si è spogliato delle sue prerogative credo che verranno realizzati gazebo almeno in argento. E poi mi piacerebbe sapere a quale titolo nella delibera firma il capo di gabinetto-presidente provinciale di An Franco Zoccali? Anche in questo caso siamo di fronte a un altro provvedimento contra legem ».

Capitolo numero tre: il ghetto 208.

- Ancora Naccari:

«Si sono riempiti la bocca di aggettivi roboanti la verità è che non hanno rispettato una delibera consiliare che prevedeva la polverizzazione sul territorio delle famiglie rom. Loro non hanno fatto altro che trasferire quindici famiglie di un centinaio di metri dal 208 al rione Marconi. In soldoni: tolgono un ghetto per crearne un altro vicino. Il rione Marconi era un fiore all'occhiello dell'edilizia residenziale popolare. Dopo questo trasferimento in blocco lo sarà ancora? E poi vorrei proporre uno spunto di riflessione: perché i nomadi vengono lasciati sempre a Sbarre?».

- A Naccari fa eco Gangemi:

«Pretendiamo almeno le scuse alla città, perché la verità è che su dieci cose che dicono nove sono delle bufale clamorose. La verità è che siamo al 18 luglio e la città è ancora priva di manutenzione. E poi Zoccali, nella sua duplice veste, rappresenta un problema».

- Anche Pellicanò non è tenero:

«Noi per molto meno avremmo tolto il disturbo. Ma si tratta di sensibilità diverse... da oggi in poi la nostra opposizione sarà sempre più dura». Infine la coordinatrice provinciale della Margherita Angela Laganà: «Da quello che emerge è che c'è sempre una costante che unisce tutti gli atti di questa Amministrazione ed è la palese illegittimità. Vengono palesemente violati i principi di partecipazione e trasparenza e l'interesse pubblico è sempre calpestato».

- Calare il sipario è compito di Naccari:

«La verità è che cominciamo a fare fatica a stare dietro a tutte le violazioni che vengono compiute a Palazzo San Giorgio. Il segretario D'Agostino è latitante e la città subisce guasti inaccettabili».  

 

RC 18 07 03

Pubblicato il 08/03/2005

 

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