La Calabria tagliata fuori dalla rete europea dei trasporti

Mentre l’Europa va avanti a passi veloci, la Calabria resta a guardare

Lo avevamo detto in tempo utile che la Calabria sarebbe rimasta tagliata fuori dal  progetto sulla nuova rete transeuropea di trasporto e così purtroppo è stato.

Mentre l’Europa  va avanti a passi veloci, la Calabria resta a guardare senza muovere un dito per farsi includere nelle scelte comunitarie che di fatto la emarginano,  tantomeno facendosi promotrice di idee e progetti che possano farla rientrare nei piani. L’accordo sulla rete transeuropea di trasporto è intervenuto tra Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo; per diventare operativo deve essere solo approvato ufficialmente dal Parlamento europeo in seduta plenaria e dal Consiglio.

Già a luglio scorso sono state pubblicate due liste di proposte, per il finanziamento di progetti  di non imponenti importi per un totale di 1597 milioni. Scorrendo la lista emerge, purtroppo che nessun lavoro è stato finanziato in Calabria, e più in generale nel Sud, a meno della camionale di Bari e del sistema di controllo ferroviario a Termini Imerese. Ma il fatto più grave è che nemmeno nell’elenco di progetti e lavori non finanziati ci sono quelli da destinare alla Calabria: nessun progetto ferroviario, nessun progetto stradale, nessun progetto intermodale. Se il piano europeo rappresenta un grande passo avanti  per l’UE, è invece  un problema per le Regioni che devono partecipare alle decisioni,  in particolare per la Calabria e la Sicilia (va tutto bene fino a Bari e Napoli, poi lo sconforto!) sicuramente all’ultima chiamata, per presentare progetti per le opere inserite nel piano, e gli studi di fattibilità per le infrastrutture non inserite.

Per il piano e la sua attuazione saranno impiegati 31 miliardi di euro dei fondi 2014-2020. Da questo,  che  prevede la realizzazione di una rete “core”portante europea e di una di secondo livello definita “comprehensive”, però vengono esclusi la continuità territoriale dello Stretto e le  cosiddette Autostrade del Mare, nonché l’alta velocità ferroviaria della linea Salerno Reggio Calabria fino in Sicilia. Questa per la Calabria è una limitazione gravissima che sembra non preoccupare per nulla il nostro governo regionale il cui presidente solo poco tempo fa aveva rassicurato i Calabresi sulla questione. Evidentemente il Governatore e l’assessore regionale ai Trasporti non conoscono neppure i documenti che la Commissione Europea ha diffuso sul web già dal maggio scorso, altrimenti si sarebbero attivati presso la deputazione Europea, dando modo,  con precisi studi di fattibilità,  ai nostri  Deputati e Senatori di poter  supportare le richieste nell’interesse della nostra Regione, evitando al contempo l’esclusione anche in merito alla  rete ferroviaria passeggeri da Sibari a Crotone, a Catanzaro Lido, a Locri, a Reggio, la rete stradale jonica da Catanzaro Lido a Locri a Reggio.

E non basta perché l’aeroporto di Crotone non fa più parte della rete europea, e non vi è previsione di alcun interporto nella regione. Va detto che a mio parere non serve il solito intervento di chi guida la Regione, fatto solo di parole e promesse. Servono e soprattutto servivano i progetti, le proposte da presentare alla Commissione Europea a tempo debito da parte della Regione stessa in coordinamento, è ovvio, con Anas e Ferrovie. Tutto questo non è stato fatto ed ecco spiegato come la Calabria sia esclusa dai grandi progetti europei.

Ciò dimostra l’inadeguatezza di chi è alla guida di settori che hanno un’importanza straordinaria per la programmazione del futuro dei nostri giovani. Sappiamo tutti quanto sia importante una rete di infrastrutture viarie e ferroviarie per la Calabria, ma qualcuno si permette il lusso di non fare proposte quantomeno minime all’Europa. Senza progettualità e preparazione non si possono raggiungere quei risultati di cui questo territorio ha estremo bisogno. E’ di questi giorni l’allarme lanciato dai sindacati riguardo ai servizi ferroviari. Dal 9 settembre scompariranno infatti 14 treni in Calabria facenti parte del trasporto regionale. Due sulla linea Reggio-Catanzaro, 2  sulla  Reggio- Roccella , 6 sulla via Tropea e due sulla Lamezia- Catanzaro. A questo si aggiunge che 4 treni già erano stati soppressi dal 14 luglio scorso. Ci chiediamo quanto continuerà ancora questo atteggiamento di indifferenza del governo regionale di fronte a fatti che continuano ad incrementare l’isolamento della nostra regione, marginalizzandola rispetto a ll’intera nazione e all’intera Europa.
 
Demetrio Naccari Carlizzi
Consigliere regionale Pd 

 

 

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