Scopelliti batte la corte costituzionale e riforma l'ordinamento giuridico

La Calabria non teme confronti con il governo dei tecnici

Vergogniamoci per loro... rubrica di pubblica utilità per chi non è in grado di vergognarsi da solo. Numero di Settembre 2012.

La Calabria non teme confronti con il governo dei tecnici e nemmeno ha problemi a farsi paladina di riforme costituzionali radicali nella direzione del federalismo più spinto.

Infatti il Tavolo Tecnico istituito dal governo regionale con deliberazione n.127/2011 è un esempio di pionierismo riformista che certamente aprirà una nuova stagione e nuovi orizzonti ai giuristi, al legislatore nazionale, ai vecchi organi giudiziari forse incapaci ancora di comprendere appieno la portata dell’innovazione.

E’ veramente emblematico del nuovo corso ciò che hanno prodotto un gruppo di super tecnici,  assolutamente sganciati da ogni input politico. Franco Zoccali ( funzionario della sede reggina della Scuola Superiore della pubblica amministrazione e ora direttore generale della Presidenza della Regione), Paolo Arilotta (avvocato e ora dirigente esterno dell’avvocatura regionale) e Umberto Nucara (segretario comunale ora direttore generale del personale della Regione) hanno cambiato la Costituzione e disapplicato la normativa vigente. E’ proprio vero che il governo Monti non dona risposte rapide e a ciò deve supplire il più titolato governo Scopelliti.

In breve tempo il supertavolo ultratecnico ha istruito, valutato, riformato e deciso. La Corte Costituzionale aveva ritenuto di cassare (con sentenza dell’uno aprile 2011 n.108) la norma approvata dal Consiglio Regionale in base alla quale  si consentiva ad una categoria di dirigenti comandati di trasferirsi a domanda presso la Regione. Ebbene “i super tecnici sovra costituzionali” hanno ritenuto che il potere di autotutela della Regione non sia assolutamente vincolato dall’obbligo di eseguire le sentenze della Corte Costituzionale ma sia un potere discrezionale che autonomamente va alla ricerca dell’interesse pubblico su strade nuove. Una sorta di autonomia legibus soluta e mulattiera nella ricerca delle strade per tutelare gli interessi pubblici. Chiaramente ne consegue che l’esecuzione delle sentenze e il rispetto della Costituzione e in particolare dell’articolo 3, violato secondo la Corte Costituzionale dalla Regione, non hanno nulla a che vedere con l’interesse pubblico! D’altra parte come argomentano i super tecnici “i dirigenti (illegittimamente trasferiti alla Regione ndr) hanno continuato a ricoprire posti di responsabilità adottando importanti atti amministrativi” quindi vanno “conservati gli effetti delle deliberazioni” esecutive della norma improvvidamente dichiarata in contrasto con il dettato costituzionale dalla Corte.

Ho la sensazione che in molti avranno motivo di soppesare non solo la straordinaria innovazione culturale e giuridica dei super tecnici ma anche le conseguenze giuridico-processuali per i soggetti coinvolti direttamente ed indirettamente dalla decisione , certamente ispirata a principi e valori generali ed astratti.

Qualcuno dice che la giunta il 30 luglio con delibera n.370 abbia preso atto del parere-decisione del tavolo tecnico e dato disposizione ai dirigenti di non provvedere all’esecuzione della sentenza. A questo punto non è più compito della politica trattare l’argomento.

Demetrio Naccari Carlizzi

 

Sentenza Corte Cost

Pubblicato il 11/09/2012

 

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