reggio vs reggio

L'impietosa inchiesta del Venerdì

Non ci volevano certo l'Istat o il "Venerdì di Repubblica" per scoprire che Reggio Emilia e Reggio Calabria in comune hanno solo la prima parte del nome. L'inchiesta condotta sul magazine da Staglianò prende spunto dai dati che l'Istat ha raccolto in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia. E allora, nero su bianco, si verifica che nel confronto tra Calabria ed Emilia Romagna la prima ha quasi 7 volte la povertà relativa della seconda.

Tre volte più tentati omicidi e tre volte meno servizi sociali. Pugni nello stomaco per i reggini del Sud che poco avrebbero da dimenarsi nell'arena dello Stretto adibita a balera da Rtl. Ma nulla di nuovo all'orizonte. Il Paese è ancora lontano dall'unità sostanziale e "il venerdì" fa notare che a Reggio Emilia istruzione e servizi sociali funzionano al top, mentre a Reggio non si sa a che santo votarsi per sbarcare il lunario.

Gli investimenti in Emilia garantiscono sviluppo, a Reggio e in Calabria i fondi europei finiscono con l'ingrassare le cosche. L'inchiesta che offre una chiara diapositiva della spaccatura fra Nord e Sud del Paese, ovviamente, sarà adesso tacciata di essere antimeridionalista e il giornalista che l'ha realizzata probabilmente sarà bandito dallo Stretto come avvenuto in passato con altri suoi esimi colleghi.

Ancora una volta nessuno si fermerà a chiedere le ragioni di questa diversità di velocità fra Nord e Sud del Paese. «Le differenze fra Emilia e Calabria -si legge nell'inchiesta - sembrano più simili a quelle che ci sono fra due continenti diversi che non fra due Regioni». E nessuno si chiederà come mai i governi che, come l'ultimo, hanno penalizzato il Sud senza ritegno, abbiano il loro maggior bacino di voti proprio in punta dello Stivale.

Nessuno, ancora, chiederà come mai gli abitanti della Calabria o di Reggio accettino supinamente questo stato di cose e il loro maggior grido di protesta sia l'emigmzione. I "residenti", invece, fanno finta di niente. Saranno indignati per il fango che viene buttato sulla loro città e già oggi saranno all'opera sul corso Garibaldi ad infilare cartacce nelle teche dei reperti archeologici messi in mostra.

Calabria Ora 08/08/2011

 

 

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