Intervista sul futuro di Reggio

Naccari: la città si attende la svolta

« E' indispensabile puntare sull'Area metropolitana»


Il dibattito è aperto. Demetrio Naccari Carlizzi, consigliere regionale della Margherita e presidente della seconda Commissione, raccoglie il messaggio politico degli ultimi giorni, lanciato dal segretario regionale della Cisl, Sbarra, e rilancia sulla "vertenza Reggio". Il suo è un segnale più che mai significativo perché proviene dalla parte di chi governa. Ovviamente Naccari ritiene che ci siano il tempo e le condizioni per dare a Reggio le risposte che il territorio si attende. Anche perché ha piena fiducia nel governatore Loiero. «Il presidente è stato votato a Reggio anche per riscattare il pessimo rapporto di Chiaravalloti con la città. Da lui non ci si potrebbe aspettare altro», osserva Naccari.

- Ha letto la nota del segretario regionale della Cisl?

«Sbarra pone una questione vera perché la "vertenza Reggio" è da sempre aperta e mai risolta. L'ansia di cambiamento con cui l'elettorato ha votato l'attuale maggioranza merita una svolta che la marginalità della provincia di Reggio, la debolezza della Calabria e la disattenzione verso il Mezzogiorno hanno aggravato e reso ormai ineludibile. E ritengo che Loiero abbia in mente di muoversi in questo senso».

- Bisogna premettere che otto mesi siano ancora pochi per poter valutare la politica della Giunta regionale, anche nei confronti di Reggio.

«Nel merito le risposte per la Locride e per tutte le aree svantaggiate sia in termini dì sviluppo che di azione sociale contro la criminalità sono solo un inizio, ma se ci si fermasse solo a questo sarebbero un'azione insoddisfacente».

- E allora?

«Il modello di sanità alternativo per la Regione e per la Provincia di Reggio in particolare, è ancora in via di definizione. Diamogli tempo. Su Gioia Tauro c'è il tentativo in atto da anni di spostare verso Lamezia e Cosenza la potenzialità di trasformazione e movimentazione delle filiere di elevato valore».

- Un discorso che lei solleva da tempo, anche quando c'era il governo di centrodestra...

«Il mio giudizio non cambia perché sono oggi in maggioranza. Viene prima il mandato del territorio e poi le appartenenze. Ribadisco che scegliere di realizzare piattaforme logistiche a Lamezia e nel Cosentino e non nell'area vocata che è quella di Gioia è un tentativo miope di sfruttare Gioia verso altri territori che si rivelerà inefficace, se perseguito».

- Intanto Gioia dovrebbe essere legata a questo territorio ed in particolare all'Area metropolitana.

«Non c'è dubbio che alle volte riemerge un'idea feudale della Calabria che con lo storico incontro fra Falco-mata, Abramo e Mancini era stata superata. Gioia e l'Area dello Stretto possono produrre per l'intera Calabria se si investe nella loro integrazione. Se si va contro la geografìa, ci perdiamo tutti.

Partendo dal progetto di legge del presidente Bova, insieme ai miei collaboratori, ho preparato delle integrazioni che se ci confronteremo con gli attori sociali dei territorio e con gli altri colleghi consiglieri senza preclusioni di parte può davvero tradurre l'idea e il sogno dell'Area metropolitana in un percorso concreto».

Veniamo, quindi, alle questioni di metodo? «Occorre,iniziare a governare con il metodo della programmazione e non con l'idea che l'assessore di turno porti a casa per il proprio territorio fuori dal disegno strategico, cosa successa nella passata legislatura».

- Come si impedisce tutto questo?

«Inserendo l'azione dei singoli in una logica dì disegno strategico definito nella sede istituzionale. Infatti abbiamo approvato nella fìnanziaria. su mia proposta, una norma che stabilisce la necessità di approvare un documento che fissi le regole dell'intero ciclo della programmazione anche comunitaria.

Non è consentito ad alcuno, assessore o sottosegretario, di agire individualmente e determinare per esempio l'indirizzo per l'utilizzo dei fondi comunitari sino al 20l3 fuori dalle determinazioni democratiche e istituzionali del Consigilo. E su questo ho scritto, assieme al collega Maiolo, una lettera al presidente, che sarà il garante di questi percorsi».

- Le emergenze principali di questo territorio si chiamano lavoro e sanità.

«Per quanto riguarda il lavoro attendiamo la svolta che il neo assessore De Gaetano dovrà dare perché sino ad ora non è stato possibile alcun cambiamento. Nel momento in cui la Giunta ha proposto dieci milioni di euro per l'interinale su un totale di 49 per il settore lavoro, è prevalsa l'idea di portare avanti la macchina amministrativa invece di innovare con delle nuove politiche attive del lavoro».

- In effetti c’è chi avverte un problema burocrazia.

«È evidente che il cambiamento della Regione passa da una svolta nella burocrazia e nella sua organizzazione. Vi faccio un esempio, il protocollo d'intesa firmato da Loiero sulla diga del Menta per dare acqua a Reggio, è stato definito dalla politica ma non si è fatto ancora nulla per darvi seguito.

La rappresentanza reggina in Giunta in un sistema ancora bloccato rischia di non incidere in maniera efficace. In questo sistema gli atti politici non vengono automaticamente tradotti in essere e vale il detto; l'occhio del padrone ingrassa il cavallo. In questo contesto serve più innovazione nei vertici della burocrazia ed è qui che lo spoil system dovrà avere più valore».

- E allora qual è il suo pensiero?

«Che il presidente Loiero si sta sforzando per rappresentare gli interessi di tutta la Calabria e quindi anche di Reggio, ma deve fare i conti con la asimmetria di rappresentanza politica e burocratica di un sistema vecchio e inefficiente. Insomma occorre incidere profondamente con scelte coraggiose nell'ambito della burocrazia con un Programma di inserimento di giovani leve che la rendano moderna ed efficiente».

- Un approfondimento sulla sanità.

«C’è una fitta corrispondenza tra me l'assessore Lo Moro sulla necessità di rivedere i criteri dì assegnazione delle risorse all'Azienda ospedaliera e alle Asl reggine, L'assessore in Commissione ha chiarito che si modificherà l'assegnazione storica e, quindi si riequilibrerà con equità l'investimento sui territori».

- Intanto c'è sul tappeto la questione di Cardiochirurgia.

«Cardioghirurgia a Reggio è una questione emblematica, una questione di non ritorno. Ad agosto si è previsto, durante la manovra di assestamento, un servìzio di Cardiochirurgia autonomo a Reggio. Nessuno pretendeva che potesse essere realizzato entro il 2005. ma ora nel 2006 è un obbligo: perché il servizio è previsto dalle legge 13 del 2005 che tutti abbiamo votato.

Nella finanziaria avevamo, con una forzatura, vincolato alcune risorse del dipartimento sanità per questo fine- L'assessore Lo Moro si è lamentata che in sede di Consiglio si determinassero previsioni che sono di competenza del bilancio dipartimentale approvato dalla Giunta. Noi, quindi, sulla base del suo impegno politico espresso in aula abbiamo ritirato l'emendamento che vincolava i fondi, avendo assicurazioni che con quelli dell'articolo 20 (statali), sommati a quelli regionali si realizzerà celermente la Cardiochirurgia».

- Lei ne è proprio convinto?

«L'assessore è una persona seria, ed è un magistrato. E poi c'è sempre la garanzia di Loiero che ha pure votato la legge 13 di agosto. Altrimenti mi sentirò preso in giro, al pari dei reggini».

- A che punto è la vertenza-bergamotto?

«Proprio oggi posso dare notizia del tavolo di concertazione che verrà insediato il 17 gennaio. A seguito delle note vicende della mancata approvazione del programma-quadro, abbiamo sollecitato, assieme al collega Michelangelo Tripodi l'assessore Pirillo e abbiamo chiarito che non intendiamo far venire meno in alcun modo gli impegni a favore di questa coltura unica e simbolo della provincia di Reggio».

La questione
II segretario regionale della CisI, Luigi Sbarra, ha lanciato la 'Vertenza Reggio", ritenendo che la Giunta regionale non abbia dato ancora risposte concrete sui problemi di questo territorio. Anzi ha ipotizzalo la possibile esistenza di un "asse di potere e di gestione" che emargina Reggio.

La prima reazione
Demetrio Naccari Carlizzi, consigliere regionale della Margherita e presidente della seconda Commissione, si inserisce nel dibattito e ribadisce: la vertenza-Peggio è aperta da anni e non è stata mai chiusa. '

La proposta
Secondo Naccari il governatore Loiero si sta sforzando di rappresentare gli interessi dell'intera Calabria, ma deve fare i conti con una burocrazia vecchia che va snellita. E aggiunge che deve andare avanti il progètto dell'Area metropolitana, della quale tutta la Calabria trarrà enormi vantaggi».

Il bergamotto
Finalmente il 17 si aprirà un tavolo nella sede dell'assessorato al l'Agricoltura.

 

Vertenza Reggio II

Pubblicato il 16/01/2006

Vertenza Reggio I

Pubblicato il 16/01/2006

 

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