100 milioni per la Metropolitana di Reggio

Come in un sogno!

 

L’idea di un sistema di trasporto in sede fissa, la cosiddetta metropolitana di superficie, nasce nel 2009, quando l’allora assessore ai Trasporti, Demetrio Naccari Carlizzi, finanzia 120 milioni di euro per interventi sulla mobilità delle città calabresi. Soldi europei, come sempre. Grandi progetti, come sempre. Ma da allora tutto fermo. Questa sarà la volta buona?

 

La notizia sconvolge la città di Reggio Calabria: la Regione ha stanziato ben 100 milioni di euro per la realizzazione della tanto discussa metropolitana di Reggio Calabria, un progetto che, se realizzato, rappresenterebbe un passo in avanti nella mobilità della città dello Stretto, adeguandola alle già avviate reti di Catanzaro e Cosenza.

“Si apre una prospettiva importante nella programmazione della mobilità nel territorio urbano della Città dello Stretto”, ha così chiuso il presidente della Giunta regionale Mario Oliviero.
Sembra l’ennesimo slogan, l’ennesima bomba ad effetto. Perché di metropolitana a Reggio si parla da ormai tanti anni. L’idea di un sistema di trasporto in sede fissa, la cosiddetta metropolitana di superficie, nasce nel 2009, quando l’allora assessore ai Trasporti, Demetrio Naccari Carlizzi, finanzia 120 milioni di euro per interventi sulla mobilità delle città calabresi.

Soldi europei, come sempre. Grandi progetti, come sempre. L’ultima data per appaltare le opere di mobilità fissa era il 31 dicembre 2015 pertanto le diverse amministrazioni di Reggio si sono ingegnate per superare l’ostacolo. Cosa ne è stato fatto di quei soldi?

La giunta Scopelliti investe il denaro in altri tipi di interventi su strade e parcheggi mentre il sindaco Arena decide di tirar fuori dalla naftalina il progetto che tuttavia neanche con la sua amministrazione vede la luce.

I commissari, invece, utilizzato un cospicuo anticipo regionale di 8 milioni di euro per pagare gli stipendi dei dipendenti dell’Amministrazione.
Intanto, come leggera pioggia sul bagnato, il nucleo di valutazione regionale constata come nei lavori fatti dalla giunta Scopelliti non vi sia una effettiva coincidenza tra l’oggetto dei finanziamenti, ossia la metropolitana di superficie. Ciò è stata l’avvisaglia di un ulteriore fallimento.
Nel novembre del 2014 si insedia la Giunta Falcomatà, che trova davanti a sé una situazione a dir poco confusionaria, con sei interventi appaltabili con quelle somme e nessuno di questi che riguardi la famigerata metropolitana – si parla di interventi come le bretelle di S. Agata e il parcheggio del Palazzo di Giustizia. Il risultato di ciò è un definanziamento di circa 90 milioni di euro sui famosi 120 stanziati nel 2009. Il comune di Reggio, in sostanza, potrà beneficiare di una cifra stimata intorno ai 37 milioni, sempre in base alle valutazioni del Nucleo regionale.

A fine agosto 2015 la Giunta Falcomatà approva il piano della mobilità e rimodula il macrointervento individuando i sub-interventi pronti ad andare a gara: Parcheggio del Palazzo di Giustizia 20,55 milioni di euro; Bretelle del S. Agata 6,6 milioni di euro; Ponte Calopinace 0,45 milioni di euro; Bus 4,2 milioni di euro; Studio di Fattibilità della Metropolitana 0,19 milioni di euro; Assistenza Tecnica 0,1 milioni di euro. Tutto per un totale di circa 32 milioni di euro con i quali, ad oggi, l’Amministrazione Falcomatà ha appaltato tre progetti. Tra questi, ovviamente, non figurava la metropolitana.

Insomma, che gli slogan siano una costante della nostra Regione, non è una novità. Fu così nel 2009, adesso chi lo sa. Il denaro c’è, insieme a quello derivante dai Patti per il Sud siglati tra Regione e Governo. Tuttavia è auspicabile che il nuovo progetto di mobilità urbana per la città di Reggio sia contestualizzato in un generale riassetto urbanistico più funzionale che non trascuri quegli elementi di mobilità elementare quale può essere finanche un marciapiede.

 

Autore: 
Antonio Cormaci

 

 

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