Nessuna certezza sul futuro del trasporto pubblico locale

Mancata copertura integrale del fabbisogno necessario ad assicurare i servizi

Nonostante in fase di assestamento si sia provveduto a stanziare per il Tpl 30mln di euro a fronte di un fabbisogno di 60, non abbiamo alcuna certezza sul futuro del trasporto pubblico locale. 

La mancata copertura integrale del fabbisogno necessario ad assicurare i servizi per la seconda parte dell'anno, sta costringendo Trenitalia e gli operatori del trasporto gommato a fare i salti mortali per garantire l'offerta ai viaggiatori. Nessuna notizia si ha dell'ennesimo e paventato ricorso ai Fondi Fas per reperire le risorse mancanti, fondi di investimento fin troppo spesso utilizzati per dare copertura a spese correnti.

L' assenza di interventi sistemici e di politiche di razionalizzazione del servizio sta determinando una condizione insostenibile per l'intero comparto.

Occorre sottolinere che il trasporto regionale calabrese diversamente dal trasporto nazionale, dipende dal contratto di servizio stipulato con Trenitalia in cui è la Regione ad essere committente e finanziatrice dei servizi ed in tal senso, spetta ad essa, in funzione delle risorse investite, stabilire le quantità e le caratteristiche dei treni regionali da effettuare.

Già con la delibera dell'aprile scorso la 124, in virtù delle minor somme iscritte in bilancio rispetto al 2013, la Regione procedeva, per scelta propria,  ad adeguare i programmi di esercizio dei servizi affidati a Trenitalia, riducendo di fatto i servizi sulle linee a più bassa domanda servita. 

E tali riduzioni diverranno ancor più sensibili in assenza della copertura finanziaria programmata per il 2014
Dalla valutazione dei parametri industriali di Trenitalia la Calabria risulta essere al primo posto per puntualità, soppressione dei treni e riserve e di contro la Regione non riesce a fornire certezze sulle risorse messe a disposizione.

Nulla è stato fatto nemmeno sul fronte dell'acquisizione di materiale rotabile da adibire alle tratte regionali con conseguenti ripercussioni negative sulla qualità dei servizi.

Archiviata ormai questa legislatura, al nuovo esecutivo l'arduo compito di programmare il futuro assumendo quelle  decisioni necessarie a risollevare un comparto che è strategico per la nostra Regione

Demetrio Naccari Carlizzi
18/07/2014

 

 

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