Emergenza vertenza Calabria IT

il 19 giugno scattano i licenziamenti

pubblicato su [strill.it] il 13/06/2014

Di seguito la nota diffusa da Demetrio Naccari Carlizzi – Tra meno di una settimana, il prossimo 19 giugno, i 131 lavoratori di Calabria IT rimarranno senza lavoro. Una lunga storia di successo, che ha affiancato per 20 anni i giovani calabresi che hanno voluto avviare in proprio una attività di impresa, finisce nel peggiore dei modi.
Per colpa innanzitutto della Giunta Regionale, incapace di dare attuazione ad un preciso deliberato del Consiglio, che nella LR 24/2013 ha chiaramente indicato il percorso di riforma delle partecipate regionali prevedendo, per Calabria IT, la liquidazione della società ed il contestuale trasferimento dei lavoratori a Fincalabra Spa. Deliberato peraltro strenuamente difeso dallo stesso Consiglio dai reiterati tentativi di falsa interpretazione dello stesso portati avanti da numerosi addetti ai lavori.

Per colpa poi proprio di quel management di Fincalabra, che, dopo aver perso anni a difendere con i denti il diritto a stare a galla per altri 6 mesi dalla sua naturale scadenza, si è manifestato per quello che effettivamente è, e che noi già conoscevamo, e le vicende di cronaca hanno fatto conoscere ai Calabresi.

Per responsabilità del Commissario Liquidatore , che sembra recitare la parte dell’“Utile Idiota”  del management di Fincalabra, essendo stato solo capace di vergare le lettere di licenziamento a gennaio ed inviarle a marzo mentre era lontano dalla Calabria. In grado di nominare consulenti giuridici liquidando con puntualità le loro parcelle e le sue competenze, mentre i lavoratori non hanno avuti versati i contributi di legge da 13 mesi ed avanzano gli stipendi di 3 mensilità.

In questo misero scenario ogni giorno i lavoratori si sono recati puntualmente sul posto di lavoro ed hanno assicurato assistenza alle centinaia di imprenditori regionali in attesa di ricevere gli aiuti pubblici gestiti da Invitalia e dalla stessa Fincalabra. Che, è bene ricordarlo, senza i lavoratori di Calabria IT può mettere a disposizione della imprenditoria locale il lavoro di soli 7 dipendenti.

Non c’è più tempo per andare dietro a fantasiose soluzioni: Fincalabra negli ultimi 12 mesi doveva diventare secondo il suo management prima società di riscossione dei tributi regionali, poi società di gestione del patrimonio regionale, poi società incaricata del pagamento dei debiti in sanità e infine Banca di mediocredito regionale. La schizofrenia gestionale della società oggi ci consegna una finanziaria regionale totalmente destrutturata e in piena crisi di identità professionale.
Ci sono ora solo 6 giorni prima che tutto sia irreversibile e che la Calabria assurga alle cronache nazionali per aver – unico caso fino ad oggi registrato – licenziato 131 lavoratori di una sua controllata al 100%. Cosa fare dunque?

Il Commissario Liquidatore di Calabria IT sa benissimo che Invitalia Spa ha confermato il contratto di servizi con la società fino al 31 dicembre 2014 mettendo a disposizione un budget di circa 3 milioni di euro per assistere i giovani imprenditori calabresi. Sa anche che se si perverrà al licenziamento di tutti i lavoratori, Invitalia risolverà il contratto in danno alla società, destinando quel budget ad altre società extraregionali (Campania Sviluppo, ad esempio).  Sa anche che, con la presenza di un budget certo e così corposo, unito ad altri profili di illegittimità palesi contenuti nella procedura di licenziamento, le impugnazioni delle lettere di licenziamento che i lavoratori hanno già avviato, avrebbero sicuro esito positivo, con effetti economici dirompenti per le casse regionali. Sa anche che la novazione del contratto di servizio con Invitalia, unita alla delibera di Giunta del 21 maggio che da indirizzo ai dipartimenti per affidare le attività di assistenza tecnica in via esclusiva a Fincalabra, costituisce un valido elemento per rivedere i motivi posti a base dei licenziamenti.

La Vice Presidente Stasi crediamo abbia chiaro cosa significhi il licenziamento dei lavoratori di Calabria IT, non solo e soltanto per essi e le loro famiglie, ma per cosa esso può rappresentare: la certificazione della incapacità della classe dirigente regionale di assumersi le proprie responsabilità.

Per questi motivi chiediamo alla Presidente Stasi di attivarsi subito, lunedì stesso, per dare indirizzo ai nuovi vertici di Fincalabra (se saranno nominati entro quella data) e al Commissario Liquidatore di Calabria IT affinchè, alla luce della novazione del contratto di servizi con Invitalia Spa e di quanto deliberato dalla GR in data 21 maggio, sospenda l’efficacia delle lettere di licenziamento inficiandone gli effetti in scadenza al 19 giugno. Si attivi poi il nuovo management di Fincalabra per riprendere su basi di maggiore ragionevolezza il percorso di soluzione della vertenza giungendo alla sua soluzione entro l’estate.

 

 

Articolo precedenteArticolo successivo

Non ci sono commenti